2000: vince il belga-marocchino Mourhit

Un passaggio della Scarpa d’Oro Internazionale 2000

La tradizione della Scarpa d’Oro ancora una volta è stata rispettata. Nell’ultimo anno del vecchio millennio, a tagliare il traguardo è stato un atleta che ha fatto del duro lavoro in altura a Ifrane, sui monti dell’Atlante in Marocco, il suo credo e la sua ragione di vita: Mohammed Mourhit, belga di adozione, marocchino di nascita e musulmano di fede. A Vigevano il fresco campione mondiale di cross non ha avuto nessun problema a regolare la pattuglia italiana. Per cinque giri è rimasto con il gruppetto di testa, che comprendeva Berradi, Modica, Carosi, Arlati e Zanon, poi finiti nell’ordine, quindi nella lunga salita che accompagna gli atleti verso l’entrata del Castello, ha sferrato un attacco micidiale a cui nessuno a saputo resistere. Una dimostrazione di forza incredibile. Da quel momento è stata una passerella trionfale.

Per dovere di cronaca occorre citare uno spiacevole incidente occorso a Mourhit, Berradi e a un altro marocchino da anni residente a Vigevano che li accompagnava. La notte dopo la gara i tre, a cui si era aggiunto Maccagnan, volevano entrare in una discoteca. Il gestore li ha respinti sulla soglia, dicendo loro che il locale era pieno. Diversa la ricostruzione dei fatti raccontata dai quattro protagonisti. Per loro si è trattato di un episodio di razzismo. Fatto sta che sono volate parole grosse e Berradi si è rivoto alla forza pubblica denunciando l’accaduto. A nulla è valso l’intervento del sindaco che in occasione della Stramilano ha portato loro una lettera di scuse a nome di tutta la cittadinanza e del gestore che ha offerto, in segno di pace, una tessera gratuita valida per tutto l’anno. Infatti Rachid Berradi è rimasto fermo nel suo proposito di continuare l’azione legale.

Ordine d’arrivo: 1. Mourhit (Bel) 23:23, 2. Berradi (Cover) 23:39, 3. Modica (FF.OO.) 23:42